Tour de France 2018, Top/Flop del Giorno

La nostra rubrica che, tra il serio ed il faceto, traccia il bilancio della giornata appena conclusasi al Tour de France 2018.

TOP

BMC Racing Team: Si confermano i punti di riferimento nella specialità a livello internazionali. La squadra di Ochowicz riesce a vincere nonostante una folta concorrenza e lancia Greg Van Avermaet in maglia gialla. I secondi persi da Richie Porte nella prima tappa, inoltre, son stati recuperati con gli interessi. D’ora in avanti li vedremo spesso nelle prime posizioni del gruppo.

Team Sky: Anche loro non deludono le aspettative. Era la prima vera tappa importante per questo Tour in termini di classifica generale e la corazzata britannica ha risposto presente, pur dovendosi arrendere alla BMC. Chris Froome ha subito ripreso i secondi persi dopo la caduta nella prima tappa, mentre Geraint Thomas è addirittura terzo in generale, a soli tre secondi dalla maglia gialla. I problemi della frazione inaugurale son già un brutto ricordo.

EF Education First/Drapac: Sono loro la sorpresa odierna. Non erano sicuramente tra i più accreditati, ma la squadra di Rigoberto Uran si è superata e ha chiuso a 35 secondi dalla BMC. Considerando anche il fatto che il malconcio Lawson Craddock non ha potuto essere d’aiuto, la prestazione assume ancora più valore. Trainata da un grande Taylor Phinney, la squadra americana sembra poter dare le giuste garanzie a Uran in vista di queste tre settimane.

FLOP

Bahrain-Merida: La squadra araba riesce a limitare i danni tutto sommato bene, in linea con le aspettative, ma il rischio è stato molto alto. Vincenzo Nibali è rimasto con soli tre compagni di squadra quando mancavano ancora più di dieci chilometri, con i soli fratelli Izagirre e Pozzovivo che hanno fatto il possibile affinché il siciliano non perdesse troppo tempo, evitando qualsiasi problema. Alla fine si può tirare un sospiro di sollievo, ma i segnali non sono stati tra i più incoraggianti.

UAE-Emirates: Daniel Martin è l’uomo di classifica che esce più malconcio da questa cronosquadre. Si sapeva che la squadra emiratina si sarebbe dovuta difendere, ma il tempo perso è probabilmente un po’ troppo, considerando anche il fatto che davanti le sono arrivate squadre sulla carta meno attrezzate. Per l’irlandese è un inizio in salita, ma per sua fortuna quello è il suo terreno e c’è molto tempo per poter recuperare.

Peter Sagan: Che dovesse perdere la maglia gialla era abbastanza pronosticabile, ma che addirittura perdesse contatto dai compagni di squadra era difficile prevederlo. La BORA-hansgrohe si è resa protagonista di una discreta prova, ma il campione del mondo ha alzato bandiera bianca addirittura prima del secondo intermedio, apparendo piuttosto affaticato. Dal punto di vista del risultato cambia poco, ma vedere la maglia gialla naufragare in questa maniera, perlopiù se si chiama Peter Sagan, non è mai un bello spettacolo.

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